mercoledì 10 novembre 2010

Festa della conoscenza

Tutti invitat
SABATO 13 novembre dalle 16,30, Deposito Giordani (via Prasecco 13, Pordenone)
Tavola rotonda Istruzione: Quale futuro con questo presente?”
con:
  • Alessandro Ciriani, Presidente della provincia di Pordenone
  • Fabrizio Da Crema della Cgil nazionale
  • Prof. Giuseppe Battelli, preside della facoltà di scienza della formazione dell’Università di Trieste
  • Dott. Vincenzo Romano, Direttore Ambito Territoriale Ufficio VI
  • Angela Nava, Coordinamento nazionale Genitori democratici

Alle 21.00 concerto/cabaret con la BANDA OSIRIS

DOMENICA 14 novembre
15.00-18.00 spettacolo di animazione curato da Roberto Pagura per bambini delle scuole dell’Infanzia e primarie

Ore 21.00 spettacolo con i PAPU

Sia sabato che domenica si può cenare prenotando prima (tel 348 0018740).
Organizza:FLC-CGIL

martedì 5 ottobre 2010

Lucciolata per la scuola pubblica!

Abbiamo iniziato a batterci per una scuola pubblica e di qualità due anni fa e continueremo a farlo come sempre con modi civili ed educati.
La Cgil scuola di Pordenone ci ha chiesto di aderire alla loro lucciolata di inizio anno scolastico. per questo vi invitiamo

VENERDI’ 8 ottobre 2010 ORE 17.00 – 19,30
PIAZZA ELLERO DEI MILLE (vocino a piazza XX settembre e alle scuole Gabelli)


Possiamo portare anche i bambini, i ragazzi, e tutti gli adulti che conosciamo.
Vi aspettiamo numerosi!
Più siamo e più significativo sarà agli occhi di tutti il messaggio:
"taglio ai tagli"!
I genitori di Pordenone dicono stop alla mercificazione del diritto allo studio

per il Comitato Genitori Pordenone
Sonia D'Aniello – Cristina Zanette

mercoledì 11 agosto 2010

Lettera aperta al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e a tutti i politici locali e regionali

L’ora fatidica sta per scoccare: il 31 agosto conosceremo le sorti delle scuole pubbliche pordenonesi. Il Comitato Genitori Provinciale sta aspettando con ansia il verdetto.
L’Ufficio Scolastico Regionale ci fornirà i dati sull’organico di fatto. Ci auguriamo vivamente che la dottoressa Beltrame, a seguito delle richieste inoltrate da più parti, non solo dai genitori della provincia anche per il tramite del Prefetto di Pordenone, abbia provveduto a limitare i tagli emorragici già effettuati in Provincia di Pordenone ben oltre le indicazioni della riforma Gelmini.

Nel Pordenonese i tagli fin qui subiti hanno causato una drastica riduzione delle ore di scuola.
Il Ministero dell’istruzione nell’ultima circolare relativa all’adeguamento degli organici di fatto tiene ad evidenziare che le riduzioni di personale docente e non, sono da effettuare tenendo però ben presente “l’obiettivo di corrispondere in maniera adeguata alla domanda di istruzione espressa dalle famiglie”.
Possiamo capire che il Ministero tenti disperatamente di farci credere che riducendo le risorse la scuola possa solo migliorare. A nostro avviso è mistificare la realtà.
Né scientificamente né pedagogicamente parlando nessuno ci ha dimostrato che meno ore di scuola significhi migliore qualità dell’insegnamento, al contrario tutti gli studi sociologici territoriali da Udine a Trieste passando per Pordenone evidenziano che la scuola rimane un’istituzione che costituisce un riferimento sicuro ed equilibrato per gli alunni di tutte le età.
E, aggiungiamo noi, la scuola costituisce per le famiglie un sostegno fondamentale per lo sviluppo educativo dei nostri figli.
Ma ci crediamo solo noi genitori? Le famiglie da due anni chiedono invano il mantenimento delle ore e dei rientri pomeridiani proposti all’atto dell’iscrizione dai circoli didattici e istituti scolastici.
Per contro le risposte e i silenzi dell’USR non ci fanno ben pensare né sperare.

La Provincia di Pordenone non può continuare ad essere la Cenerentola della Regione riguardo alla scuola. Evidentemente la classe politica pordenonese non è in grado di ascoltare e riportare le esigenze dei cittadini nelle sedi decisionali.
Un esempio per tutti: la petizione sulla scuola presentata un anno fa in Consiglio Regionale, accolta direttamente dal Presidente del Consiglio Regionale, nonché insegnante, il pordenonese Eduard Ballaman, giace ancora inascoltata nei meandri delle procedure amministrative del Consiglio Regionale. La possibilità di essere discussa prima della chiusura estiva di quest’anno è andata delusa poiché i capigruppo di maggioranza e di opposizione hanno danno priorità ad altri temi sui quali decidere.
Evidentemente la scuola non è un tema di attualità politica! Lo è per le famiglie che dovranno trovare i soldi per fornire ai loro figli l’istruzione che dovrebbe garantire lo Stato, un posto tranquillo dove lasciare, in mani sicure, i propri figli, mentre noi genitori siamo al lavoro. Le famiglie chiedono rispetto per le scelte famigliari fatte all’atto dell’iscrizione, rispetto per i propri figli che vogliono crescere ed imparare a studiare. Forse li si vuole privare di un diritto?
Il comitato si impegna a tenere alta la guardia..ogni promessa è un debito.


Comitato Genitori Provincia Pordenone

martedì 20 luglio 2010

Genitori a Trieste per il tempo pieno

Da Il Messaggero Veneto di Pordenone del 20/07/2010

CHIONS. I genitori di Villotta di Chions che chiedono il tempo pieno per tutte le classi della scuola primaria “Edmondo De Amicis” scendono in piazza: lo faranno giovedì mattina, a Trieste, davanti all’Ufficio scolastico regionale. L’iniziativa fa seguito a due lettere di protesta per dire “no” alla distinzione tra bambini di serie A e di serie B: già nella prima, si preannunciavano, nel caso di risposta negativa, «ulteriori drastiche decisioni». Ma a entrambe, spedite alle istituzioni e agli uffici scolastici provinciali e regionali, «non ci è mai stata data una risposta», hanno constatato i genitori di Villotta.

Dunque la decisione di battere il ferro finché è caldo, ovvero prima del tempo in cui i giochi saranno fatti, recandosi a Trieste con tanto di striscioni per un presidio. La richiesta è quella del tempo pieno per la sezione B, e non solo per la A. Alla Edmondo De Amicis il tempo pieno è una tradizione che prosegue dal 1972. L’aumento degli iscritti, negli ultimi anni, ha portato a formare 5 classi a tempo pieno (40 ore settimanali) e 3 a tempo prolungato (36 ore). Il prossimo anno scolastico questa sezione avrà quattro classi, ma dato l’organico disponibile sarebbe portata a 30 ore, fatto che si scontrerebbe con le loro esigenze e dei propri figli. In seguito i genitori hanno appreso che avrebbe avuto il tempo pieno una classe in più, ma non basta: la richiesta, che sarà rinnovata con fermezza giovedì, è per tutte le classi, per non avere due diverse offerte formative all’interno dello stesso plesso.
I “pressing” per le 40 ore nella sezione B si sono succeduti negli ultimi anni, ma senza esiti: spesso, sono stati gli stessi genitori con minori problemi orari, a cedere l’opportunità del tempo pieno a quelli che ne avevano maggiore necessità. A questi sforzi, si sono aggiunti quelli delle insegnanti per garantire le 36 ore nella B. Affermando i vantaggi del tempo pieno, allo stesso tempo si era ribadito il giudizio sulla scelta dell’insegnante unico, valutata come “anacronistica”. Si era pure messa in evidenza la penalizzazione della provincia di Pordenone, rispetto a quelle di Udine e Trieste, nell’assegnazione del numero dei dipendenti. (a.s.)

venerdì 16 luglio 2010

L'incontro con il prefetto e la lettera alle istituzioni

"Siamo costretti a rivolgerci al Prefetto come Organo di Governo perchè ben poche altre "istituzioni" ci hanno risposto, e quant'è peggio ci vogliono ascoltare. Il prefetto ha sempre dimostrato molta sensibilità a questo tema, poichè " sono genitore anch'io, e credo serva una scuola pubblica valida per il futuro delle generazioni future. E' un tema che mi sta a cuore, credetemi."" Così ha riassunto Sonia D'Aniello l'incontro svoltosi con il prefettodopo la consegna delle 600 firme raccolte in un fine settimana da parte dei genitori organizzati ormai in comitati in tutta la provincia di Pordenone: i comitati sono sorti a Porcia, Villotta di Chions, Casarsa, Budoia, Chions, Sacile, Fontanafredda, Caneva, Roveredo, Prata, Aviano.
Al prefetto è stata anche consegnata la lettera, indirizzata anche a tutti gli organi di stampa e organismi regionali, corredata dalle 600 firme.

giovedì 8 luglio 2010

I genitori leggono, parlano, chiedono, ma non vengono ascoltati: devono subire?

Lettera al Prefetto

Egregio Signor Prefetto,

le scriviamo in qualità di genitori di bambini iscritti alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, alla scuola secondaria di I grado, alla scuola secondaria di II grado, certi che verremmo almeno
ascoltati come più volte ha dimostrato la Sua persona, esprimendo sensibilità, cortesia e
solidarietà.
Come Lei ha potuto constatare da più segnalazioni, la provincia di Pordenone è tra quelle della
Regione Friuli Venezia Giulia più penalizzate per carenze di organico (insegnanti e personale ATA) ad ogni livello di scuola.
Le scuole del Pordenonese finora hanno tentato in tutti i modi di arginare i problemi derivanti da tali riduzioni di organico, di materiale didattico e di soldi, riuscendo, almeno in parte, a non far ricadere la pesante scure della riforma sulle spalle degli studenti e delle relative famiglie.
Ringraziamo tutti coloro che fin qui si sono spesi per “aiutare” e sostenere le richieste delle
famiglie.
Il quadro legislativo prospettato dalla Riforma Gelmini però comporterà un ulteriore riduzione del tempo e qualità dell’istruzione, riportando la nostra scuola a livelli ottocenteschi, in termini di
programmi e di preparazione scolastica dei nostri figli, nonché di pulizia e sicurezza dell’ambiente
scolastico.

Come genitori siamo sconcertati e preoccupati. Ma non ci rassegniamo.
Otteniamo con questi tagli una scuola povera di istruzione, depauperata di opportunità formative
che inevitabilmente offrono povertà intellettuale e diseguaglianza sociale.
La riduzione di orario creerà notevoli difficoltà alle famiglie sia che in queste lavorino entrambi i
genitori, sia che sciaguratamente non lavorino e siano in cerca di lavoro. Chi potrà permetterselo
dovrà cercare soluzioni alternative non istituzionali, ma ci sarà chi non potrà garantire un ambiente edificante per la crescita dei propri figli, con ricadute negative di certo non solo sul singolo bambino o ragazzo ma su tutta la società.
Come genitori non accettiamo scelte economiche di tagli alla spesa pubblica sulle teste dei nostri
figli, e sul loro futuro. C’era e c’è ben altro da tagliare, e i fatti di tutti i giorni ce lo dimostrano.
Pretendiamo come famiglie Pordenonesi il rispetto delle scelte orarie fatte all’atto dell’iscrizione dei nostri figli.

Chiediamo siano rispettati i doveri Costituzionali della Repubblica di garantire una scuola pubblica di qualità su cui investire invece di tagliare risorse.
Pretendiamo dallo Stato una Scuola Pubblica che offra ai nostri figli le migliori opportunità.
Stiamo insegnando ai nostri figli il rispetto per le istituzioni, per le regole. Queste stesse Istituzioni siano esempio di rispetto nei loro confronti!
Le chiediamo con queste nostre righe di farsi interprete delle nostre legittime richieste, nei
confronti di persone e istituzioni a noi troppo distanti per poter essere ascoltati come cittadini,
perché la Riforma Gelmini non colpisca ancora e di più le nostre scuole.
[Scaricate la lettera e partecipate alla raccolta delle firme! Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutt*]

lunedì 21 giugno 2010

Iniziativa sulla scuola pubblica

Il comitato gentitori perla Scuola Pubblica di Pordenone parteciperà domani, martedì 22 giungo alle ore 21.00. presso l'Auditorium della Regione FVG a Pordenone all'iniziativa:

"QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE DELL’ ISTRUZIONE IN ITALIA E A PORDENONE? QUALE FUTURO SOTTO LA SCURE DEI TAGLI?"

Organizzato da Sinistra Ecologia Libertà e dalla Cgil Scuola.
La serata prevede gli interventi di:

-ADRIANO ZONTA, segretario provinciale FLC CGIL
-SONIA D’ANIELLO, portavoce coordinamento genitori Pordenone
-DOMENICO PANTALEO: segretario nazionale FLC CGIL

Coordina Michele Ciol

giovedì 10 giugno 2010

Manifestazione contro i tagli alla scuola!


SABATO 12 GIUGNO 2010

dalle ore 10.00 alle ore 12.00

GENITORI E STUDENTI invitano tutti i cittadini a manifestare davanti alla PREFETTURA DI PORDENONE (Borgo Sant’Antonio, 23)

CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA

Basta con i tagli e le bugie:

ridateci le ORE DI INSEGNAMENTO TOLTE

ridateci un SERVIZIO DI QUALITA’

ridateci il SOSTEGNO AGLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ

ridateci CLASSI MENO AFFOLLATE E PIÙ SICURE

ridateci L’INSEGNAMENTO DELL’INGLESE E DELLE ALTRE LINGUE STRANIERE

ridateci LE RISORSE che sono state TOLTE ALLA SCUOLA PUBBLICA per FINANZIARE LE SCUOLE PRIVATE


RIDATECI IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE PER TUTTI, NON SOLO PER CHI PUÒ PERMETTERSELO

“LA SCUOLA É APERTA A TUTTI, OBBLIGATORIA E GRATUITA” art. 34 Costituzione della Repubblica Italiana)


Nel giorno della manifestazione il Comitato Genitori ha richiesto un incontro con il Prefetto di Pordenone quale rappresentante locale del Governo.